L’economia delle noccioline

05062014Molte piccole stranezze del mondo che ci circonda hanno una spiegazione economica. Lo spiega Robert H. Frank, docente di economia alla Cornell University (Usa) in Polli contro balene e altri piccoli enigmi quotidiani (Longanesi). Secondo Frank la maggior parte delle scelte che stanno alla base dei comportamenti di acquisto e vendita o della fabbricazione dei prodotti industriali è determinata dal principio di costo e beneficio, fondamentale in ogni sistema economico. Ecco tre esempi.

1. Perché gli indumenti da donna hanno i bottoni a sinistra mentre quelli da uomo a destra?
Quando apparvero per la prima volta i bottoni, nel Seicento, li si vedeva solo sugli indumenti dei ricchi. Allora gli uomini si vestivano da soli, mentre le donne venivano aiutate dalle domestiche. Gli indumenti femminili con bottoni a sinistra facilitarono quindi il compito alla domestiche che allacciavano abiti e camicette dal davanti, e dunque al contrario. Ma oggi nessuna donna viene aiutata a vestirsi. Perché quindi i bottoni a sinistra sono rimasti? Solo per marketing: le donne si sono abituate a questo segno di riconoscimento degli abiti femminili. Cambiare sarebbe infatti uno svantaggio che comporterebbe un calo delle vendite.

2. Perché ai clienti i bar fanno pagare l’acqua ma offrono noccioline gratis?
Il principale profitto di un bar viene dalle bevande alcoliche. Noccioline e bevande alcoliche si accompagnano bene: chi consuma più noccioline avrà più sete e chiederà più birra o bevande in genere. Dal momento che le noccioline sono abbastanza economiche e che ogni drink produce un margine di profitto elevato, l’offerta gratuita di noccioline è sempre conveniente. Al contrario acqua e bevande alcoliche sono in contrapposizione: più acqua si beve, meno alcool si consuma. Perciò anche se l’acqua costa relativamente poco, i bar sono incentivati a venderla a un costo elevato per scoraggiarne il consumo.

3. Perché si vedono molti oggetti con chiusure a velcro come astucci o giacche a vento mentre pochissime scarpe?
Per una ragione di marketing: sono associate alle scarpe dei bambini o degli anziani, persone che fanno maggiormente fatica ad allacciarsi le stringhe. Se infatti è oggettivamente più comoda e rapida la chiusura a velcro, pochi sarebbero disposti a rinunciare ai comuni lacci. Nella nostra cultura imparare ad allacciarsi le scarpe è infatti una sorta di rito di passaggio, dunque anche se “antieconomiche” preferiamo ancora oggi le calzature tradizionali.

L’articolo completo su Airone, giugno 2014

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