Siete felicemente fidanzati, ma una collega dal fisico mozzafiato vi fa una corte spietata. Ce la fate a resistere? La scienza da tempo ha scoperto che l’autocontrollo, cioè la capacità di tenere a freno impulsi come fame, sesso e aggressività, è importante per godere di buona salute e vivere in serenità i rapporti sociali. Chi esercita la forza di volontà ottiene di più. Basta pensare allo sforzo di non distrarsi dallo studio: solo così si raggiunge il traguardo della laurea. «Diversi fattori influenzano l’autocontrollo», mi ha spiegato lo psicologo sociale americano Roy Baumeister, autore insieme a John Tierney di La forza di volontà. Come sviluppare i muscoli del successo (Tea). «Le nostre ricerche suggeriscono che la forza di volontà è limitata: se la usiamo per un obiettivo ne abbiamo meno per un altro».
Impulsività e intelligenza
Certo possiamo allenarla: secondo Baumeister questo avviene più o meno come un muscolo. «Chi ha un buon autocontrollo non ha necessariamente più forza di volontà: semplicemente lo sa usare meglio. La strategia più efficace per accrescerlo è quella di evitare le tentazioni e di imparare buone abitudini». Certamente però esistono fattori che lo influenzano. Ad esempio l’intelligenza: i bambini con un quoziente intellettivo più alto sono meno impulsivi della media e quindi cadono meno in tentazione. Lo ha dimostrato la psicologa Ozlem Ayduk dell’Università della California a Berkeley (Usa) che ha accertato come i bimbi con migliore autocontrollo sono anche più bravi a regolare la propria attenzione: riescono a non pensare alle gratificazioni immediate.
Lo stress ci fa cadere in tentazione
A prescindere dalla personalità di ciascuno, è comunque vero che in alcune situazioni tutti siamo più predisposti a cadere in tentazione. Ad esempio anche solo uno stress moderato può influire sulla nostra capacità di autocontrollo di fronte a una scelta conflittuale, ad esempio tra un cibo salutare e uno più gustoso. Lo ha affermato una ricerca pubblicata sulla rivista Neuron da Silvia Maier dell’Università di Zurigo (Svizzera). In fondo lo abbiamo sperimentato tutti: prima di un esame o di una prova stressante è più facile che ci lasciamo andare a un piacere proibito che normalmente eviteremmo, come uno snack ipercalorico. I risultati degli esperimenti di laboratorio condotti dalla studiosa sono stati confermati dalle misurazioni dell’attività neurale ottenute con indagini di imaging cerebrale sugli stessi partecipanti: nei soggetti caduti in tentazione si evidenziano specifiche connessioni elettriche riconducibili alla mancanza di autocontrollo.
Una società tentatrice. Oggi più che mai molti problemi interpersonali sono dovuti proprio a una difficoltà a gestire gli impulsi e le tentazioni: «Più della metà delle difficoltà relazionali tra adulti è dovuta in qualche modo a uno scarso autocontrollo», dice Roy Baumeister. «In molte persone la mancanza di autocontrollo è spesso legata a fenomeni come le dipendenze, il crimine e la violenza, il pregiudizio, l’incapacità di risparmiare il denaro, l’abuso di cibo e di alcol, i fallimenti scolastici e professionali, problemi di salute fisica e mentale, le gravidanze indesiderate e persino l’elevata incidenza di malattie a trasmissione sessuale».