Cultura e inclusione: buone notizie!

scuola libri autismo inclusioneLo scorso anno una ricerca uscita su Human Brain Mapping spiegava che il cervello degli ottimisti mostra un basso livello di attività neuronale a riposo, al contrario di quello dei pessimisti che invece è sempre “a mille”. Così si spiega la tendenza a rimuginare, causa di ansia e stress, tipica di chi vede sempre tutto grigio. Teniamolo a mente ora, giunti alla fine di uno degli anni più difficili che il mondo abbia mai conosciuto: solo un po’ di ottimismo ci salverà. Certo non basterà a trovare una cura definitiva al Covid, ma ci aiuterà a trovare le risorse per andare avanti. Che ci crediate o no, qualche buona notizia questo 2020 la ha portata. In particolare nel mondo della scuola e della cultura.

Dalla cultura…

Sarà l’onda lunga del primo lockdown che ha costretto molti a trovarsi nuovi hobby casalinghi, ma sembra che gli italiani stiano tornando ad amare i libri. Nella seconda parte di quest’anno le perdite del mercato librario sono calate rispetto al 2019. I dati dell’Associazione italiana editori mostrano inoltre un recupero dei canali di vendita fisici, cioè le librerie, rispetto agli store online: a fine settembre avevano una quota di mercato del 57 per cento, in crescita di 5 punti percentuali rispetto a metà aprile. Gli italiani tornano insomma ad apprezzare il fascino del libro di carta.

…all’integrazione

Insieme a un rinnovato amore per la cultura sembrano esserci buone notizie anche dal mondo della tanto bistrattata scuola. Oltre che per la didattica a distanza, il 2020 sarà ricordato infatti anche come l’anno di svolta per l’integrazione dei bambini con disabilità nelle scuole italiane: a settembre infatti il Ministero dell’istruzione ha predisposto un nuovo piano educativo individualizzato per le alunne e gli alunni con disabilità, pensato per garantire progetti educativi specifici. In particolare l’iniziativa prevede che le famiglie avranno pieno diritto di partecipare alle scelte delle scuole in merito all’educazione dei loro bimbi. Anche a livello regionale qualcosa è cambiato: a ottobre, ad esempio, il Tar della Campania ha riconosciuto il diritto dei piccoli affetti da autismo di fruire durante l’orario scolastico delle terapie Aba, metodologia scientificamente validata e basata sull’osservazione del comportamento così da attuare esercizi personalizzati finalizzati all’integrazione con i compagni. Secondo l’Istat nell’anno 2018/2019 ammontava al 4 per cento circa la fetta di alunni delle scuole italiane affetti da disabilità, un dato in crescita ormai da diversi anni.

Inclusività e gioco

E proprio in un contesto di integrazione ed educazione scalda il cuore sapere che anche il gioco sta diventando inclusivo. Sempre quest’anno sono stati presentati i Lego Braille Bricks, mattoncini che utilizzano la scrittura Braille. Già in vendita in vari Paesi europei e negli Usa, arriveranno in Italia nella primavera del 2021. Identici a quelli tradizionali, hanno i “bottoncini” nella parte superiore disposti in modo da creare lettere e numeri dell’alfabeto per non vedenti. Questi sono però anche stampati in modo da consentire ai bimbi senza problemi di vista di interagire con i coetanei non vedenti, che così possono divertirsi e imparare il linguaggio tattile. Ora non resta che sperare in un 2021 di cambiamenti che seguano questa strada.

L’articolo completo su Airone, dicembre 2020