Piacersi fa bene al sesso

piacersi aspetto fisico donne sessualitàSe ne è sentite dire di ogni Lindsey Vonn (foto), trentaseienne ex sciatrice statunitense, quando a ottobre scorso pubblicò su Instagram alcune foto in bikini in cui appariva in ottima forma fatta eccezione per qualche piccola traccia di cellulite. Insulti volgari sono comparsi tra i suoi commenti, tanto che a marzo la sportiva ha voluto pubblicare nuove foto accompagnate da una didascalia in cui ha affermato di essere orgogliosa di se stessa e del proprio corpo. Il body shaming, l’odiosa pratica che consiste nel deridere l’aspetto estetico di chi si mostra in pubblico o sui social, porta oggi a conseguenze psichiche pesanti su molti giovani più fragili di Lindsey: la cronaca ha riportato già diversi casi di ragazzine che si sono tolte la vita per colpa di insulti ricevuti per qualche chilo di troppo.

Selfie, Instagram e le nostre fragilità

Oggi sembra sempre più difficile amare il nostro corpo e le sue normali imperfezioni. Le immagini di fisici perfetti che ci giungono da Instagram hanno un impatto devastante, specie appunto tra i giovani. Del resto uno studio uscito quest’anno su Psychology of Popular Media e condotto da ricercatori olandesi su 179 ragazze tra i 18 e i 25 anni ha dimostrato come la maggiore tendenza a farsi selfie è riscontrabile nei soggetti più insicuri di sé. Sulla base di risposte a questionari è emerso infatti come questa forma di autorappresentazione è più impiegata dalle ragazze con minore soddisfazione per il proprio corpo, maggiore tendenze a oggettificarlo e minore autostima.

Perché dobbiamo apprezzare il nostro corpo

Amare il nostro aspetto fisico è la prima regola per salvaguardare la nostra salute mentale. Non stupisce quindi la mole di studi che nel corso degli ultimi dieci anni hanno dimostrato un legame tra basso livello di apprezzamento del proprio aspetto e incidenza di ansia e depressione. Ma non solo: una cattiva opinione sul nostro aspetto fisico impatta pesantemente persino sul sesso. «La sessualità è la capacità di vivere gli istinti del proprio corpo», mi ha spiegato Luca Saita, psicoterapeuta e autore di La sindrome del brutto anatroccolo (Franco Angeli). «Se abbiamo un buon rapporto con questo chiaramente ci sentiremo di dare spazio anche agli impulsi e di viverli al meglio».

L’eccitazione cala in chi non si piace

Studiosi canadesi hanno condotto un’indagine, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2016 da Sexual Medicine, per valutare l’impatto dell’immagine corporea su vari aspetti della vita intima di giovani donne eterosessuali. Nello specifico si concentrarono sulla capacità di provare desiderio, sull’eccitazione e sull’orgasmo. Dall’analisi emerse come è in particolare il secondo aspetto a essere maggiormente intaccato da una cattiva opinione del proprio corpo, anche se tutti e tre presentano un decremento notevole nelle donne che non si piacciono fisicamente. «Le donne che presentano problematiche sessuali dovrebbero essere valutate anche sotto il profilo della loro immagine corporea», si legge nelle conclusioni dello studio. «Il trattamento potrebbe fare uso in questi casi della psicoterapia cognitivo-comportamentale, utile a scardinare le convinzioni circa la propria scarsa attrattiva e a incoraggiare le pazienti a notare segnali di interesse da parte del partner e degli altri in generale».

L’articolo completo su Airone, maggio 2021