Esiste l’istinto paterno?

padri istinto paternoSi parla spesso di “senso materno” come di qualcosa di innato nella donna. E l’equivalente maschile? Secondo una ricerca di alcuni anni fa condotta da Ruth Feldman della Bar-Ilan University (Israele), durante la quale 65 volontari di entrambi i sessi furono sottoposti a elettroencefalografia mentre osservavano foto di bambini sconosciuti, chi si è appena innamorato mostra una maggiore attivazione delle aree cerebrali coinvolte nell’affetto genitoriale rispetto a chi è ancora single. E questo varrebbe sia per i maschi che per le femmine. «Del resto sin dai primordi dell’umanità tanto gli uomini quanto le donne si dovevano dare da fare per garantire la sopravvivenza dei figli», mi ha spiegato in un’intervista Paola Di Nicola, sociologa e docente di Politiche sociali e della famiglia all’Università di Verona. Dovremmo quindi parlare di istinto genitoriale, valido per entrambi i sessi. Tuttavia con il tempo le società umane hanno creato ruoli: «Così nei secoli i figli sono diventati una questione femminile e il riferimento a un cosiddetto “istinto materno” è servito per far sì che questa specializzazione, che spesso è stata fonte di discriminazione sociale tra i sessi, fosse vissuta come naturale e quindi non discutibile».

Tutto su vostro padre

Servono padri!

Eppure i bambini hanno bisogno di padri, oggi in particolare. I padri moderni dovrebbero assumere un atteggiamento più coinvolto e responsabile verso i figli: lo affermavano già quasi vent’anni fa Louise Silverstein e Carl Auerbach della American psychological association. Questo problema è particolarmente sentito negli Stati Uniti: non a caso nel 2008 l’allora presidente americano Barack Obama, in un discorso pronunciato durante la Festa del papà, mostrò statistiche secondo cui i bambini senza padre hanno una probabilità cinque volte maggiore di vivere in povertà e di commettere crimini. Questo fenomeno potrebbe dipendere però anche da altri fattori: «I dati ci dicono che una delle variabili che maggiormente incidono nella devianza è la condizione di povertà e disagio materiali», mi ha detto Giovanni Maria Ruggiero, psichiatra e direttore della scuola di terapia cognitiva Psicoterapia cognitiva e ricerca, «e dal momento che nella maggior parte dei casi la stabilità economica dipende dalla presenza di un padre lavoratore ciò spiega la correlazione».

Altre domande e risposte su I 500 perché. Domande e risposte per tutta la famiglia (Cairo). In libreria.