La modella con il tacco 12, l’anziano con i mocassini consumati, il giovane alla moda in infradito anche in città, la signora attempata con la scarpa bassa e comoda. Il modo migliore per capire una persona è osservarne i piedi, vuole un luogo comune. Che uno studio pubblicato sul Journal of Research in Personality dall’équipe di Angela Bahns del Wellesley College (Usa) ha confermato: in pratica gli esperti hanno mostrato a un gruppo di volontari foto di alcune calzature e hanno chiesto loro di supporre alcuni tratti della personalità di chi le indossava. «Abbiamo scoperto», ha detto Bahns, «che siamo in grado di formulare giudizi accurati su alcuni aspetti di un individuo come età, sesso, reddito, amabilità e ansia da attaccamento basandoci solo sulle sue calzature».
Il ruolo della scarpa
Forse anche per questo le scarpe hanno un ruolo psicologico importante, tanto che togliersele in pubblico può essere ambivalente: considerato scortese o irriguardoso perché legato a una parte privata come il piede, può diventare naturale quando la confidenza aumenta. Ad esempio a casa di amici: in quel caso indica rilassatezza. In alcune culture è invece segno di rispetto, ad esempio in quelle scandinave e in quelle orientali: impensabile non entrare scalzi in una moschea. «È un’abitudine che dovremmo imparare tutti», mi ha spiegato lo psicanalista pugliese Gianni Ferrucci. È un modo infatti per riprendere contatto con la nostra natura umana.
Piedi scalzi? Sì, ma attenzione
Eppure da qualche tempo c’è un ritorno al piacere di camminare scalzi: chi segue lo scalzismo, o barefooting (esiste anche in Italia un’associazione che li raggruppa), cammina a piedi nudi anche in città. Pericoli per l’igiene? «Può facilitare lo sviluppo del piede piatto. Inoltre il piede può ferirsi e andare incontro a dermatiti e micosi», ha spiegato Mauro Montesi, presidente dell’Associazione italiana podologi. Ottimo invece camminare scalzi sulla sabbia o sull’erba, anche per le articolazioni: «Dopo un’analisi della letteratura scientifica, abbiamo individuato 19 studi sul trattamento correttivo dell’artrosi del ginocchio», dice Gisela Sole, fisioterapista che ha coordinato una ricerca presentata dall’Università di Otago (Nuova Zelanda) e di Costanza (Germania). Cosa è emerso? «Che è meglio camminare a piedi nudi: scarpe comuni, zoccoli, scarpe tecniche, sportive e ortopediche sono peggiori per contenere la deviazione delle gambe».