Il fascino dell’irrazionale

complottismoMolti studi lo confermano: chi crede alle teorie complottistiche e pseudoscientifiche è spesso una persona fragile e bisognosa di conferme. Ma non solo. La tendenza a credere all’irrazionale è oggi fortemente legata anche a fattori sociali: «Questi atteggiamenti non riguardano necessariamente persone con scarsa cultura e dunque più ingenue», mi ha spiegato Telmo Pievani, professore associato al Dipartimento di biologia dell’Università di Padova. «Ciò a cui assistiamo oggi infatti è una diffusione di opinioni irrazionali e complottistiche tra un pubblico mediamente colto: pensiamo al devastante successo degli argomenti inesistenti contro i vaccini». Per il solo fatto di avere a disposizione strumenti come la rete oggi molti si illudono di potersi sempre fare autonomamente un’opinione. Rifiutando i dati di fatto scientificamente dimostrati, scelgono il soprannaturale e lo difendono contro ogni evidenza contraria: «Queste persone sono impermeabili a qualsiasi critica e rappresentano oggi l’espressione di una delle peggiori forme di integralismo».

Pro e contro dell’irrazionalità

In realtà fino a un certo limite affidarsi all’irrazionale può fare anche bene alla mente. È quanto accade anche con le convinzioni scaramantiche: in cinque diversi esperimenti condotti presso la Booth School of Business della University of Chicago (Usa) è stato chiesto a volontari di tentare la fortuna in alcuni giochi dopo aver compiuto azioni scaramantiche come toccare ferro oppure non scaramantiche, come ad esempio lanciare una palla. Risultato? Chi aveva compiuto il gesto propiziatorio provava meno preoccupazione rispetto alla possibilità di un esito negativo della prova, e già questo è un primo effetto benefico della scaramanzia. Ma non solo: gli scaramantici che avevano perso la propria sfida avevano mostrato, tempo dopo, di aver dimenticato velocemente la propria malasorte e di non aver perso così la sicurezza in loro stessi.

Attenzione a non esagerare

La ragione è semplice: credere all’irrazionale fornisce senso di protezione. Ma a quale prezzo? «Una scaramanzia è innocua, come pure una fede vissuta interiormente che può anzi portare a comportamenti virtuosi», aggiunge Pievani. «Anche gli atleti hanno rituali scaramantici che danno loro un senso di controllo sul loro corpo», spiega Bruce Hood, psicologo all’Università di Bristol (Regno Unito). Peccato che la superstizione può facilmente diventare un’ossessione: attribuire i nostri problemi alla sfortuna o agli astri può spingerci infatti a non indagare le cause di ciò che ci capita e quindi a deresponsabilizzarci. «Se vogliamo proteggere noi stessi e i nostri figli, meglio optare per un approccio razionale e abbandonare le credenze infondate», conclude Pievani. Lasciando che oroscopi e magia siano solo passatempo e nulla più.

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