Essere piacevoli e simpatici significa saper entrare in empatia. Come? Parlando. Ma non è da tutti: se da un lato ci sono persone che attaccano bottone con chiunque, per altri è naturale limitarsi alle quattro parole essenziali nelle conversazioni con gli estranei. Ovviamente sono i primi ad avere più successo nella vita privata e professionale. Del resto oggi sappiamo che parlare con gli sconosciuti fa persino bene perché funziona da antidepressivo naturale. Alla University of Chicago Booth School of Business (Usa) Nicholas Epley e Juliana Schroeder hanno reclutato pendolari alle stazioni di Chicago e li hanno divisi in due gruppi: agli appartenenti al primo è stato chiesto di viaggiare senza parlare con i vicini di posto, agli altri di sforzarsi a farlo. Risultato: tutti quelli che hanno chiacchierato hanno raccontato di aver vissuto momenti piacevoli. Eppure oggi c’è una crescente riluttanza verso l’estraneo, radicata soprattutto nei Paesi anglosassoni dove si viene educati alla distanza fisica e psicologica. In culture come quella del Mediterraneo, fondata sui commerci, l’estroversione è invece più diffusa.
Le virtù dei carismatici
Ma la parlantina non è l’unica strada alla socievolezza e alla simpatia. Molti studi evidenziano come conti anche il modo di presentarci: gli esperti di management della University of Iowa, dopo aver analizzato i contenuti di alcuni colloqui di lavoro, hanno concluso in uno studio del 2008 che la stretta di mano «conta più della gradevolezza, della coscienziosità e della stabilità emotiva». Discorso analogo per la voce: «I carismatici hanno un volume di voce più alto della media ed è anche per questo che riescono ad attrarre l’attenzione delle persone e a convincere», mi ha detto lo psicoterapeuta Gennaro Romagnoli. Esistono però regole da seguire per entrare in empatia e dare di noi un’immagine positiva? Secondo i comportamentisti sì. Di base, le persone simpatiche sono quelle che sanno porsi al centro dell’attenzione senza risultare invadenti.
Le 5 regole per diventare simpatici
Ecco allora le regole d’oro per raggiungere questo obiettivo.
1. Quando parlate, cercate di esprimervi in modo chiaro e usando un tono di voce caldo capace di trasmettere entusiasmo.
2. Ascoltate il vostro interlocutore: è fondamentale per farlo sentire speciale. Ad esempio evitate di osservare quel che succede dietro di lui.
3. Al primo incontro, cercate il contatto con gli occhi. Sorridete, ma in modo convinto e mantenendo lo sguardo.
4. Mantenete una postura eretta che trasmetta sicurezza ma non ostentazione. Nel modo di muovervi cercate di sintonizzarvi sul linguaggio del corpo dell’altro: ad esempio, se gesticola poco evitate di spaventarlo muovendovi troppo.
5. Se volete ricevere attenzione, iniziate e prestarla. Fatevi benvolere con qualche piccolo gesto di attenzione, senza però esagerare risultando ruffiani.