Cosa rivela la camminata?

walking-elderlyDiversi studi hanno dimostrato una correlazione tra andatura e personalità: celebri ormai a questo proposito quelli sulla “strana” camminata del leader russo Vladimir Putin. Una ricerca dell’Università di Canterbury (Nuova Zelanda) ha invece fatto uso di sagome in movimento ricavate dalla registrazione delle andature di persone diverse mostrate a diversi soggetti per dimostrare che l’andatura tradisce i tratti di personalità. Un altro studio, condotto all’Università di Tokyo, ha correlato invece l’andatura esitante, indecisa e insicura nelle donne con il rischio di molestia. Le ragazze che in test di personalità si sono rivelate più schive, timide, pessimiste e poco padrone di sé, tratti espressi dalla loro camminata, sono infatti considerate, nella mente maschile, come più facilmente aggredibili. Anche la creatività è un tratto che emerge dal modo di muoverci: lo ha dimostrato recentemente uno studio condotto da Liam Satchell e colleghi dall’Università di Portsmouth (Regno Unito), pubblicato dal Journal of Nonverbal Behaviour. Attraverso l’utilizzo della tecnologia motion capture, che consente cioè la registrazione dei movimenti corporei, i ricercatori hanno scoperto qualcosa di interessante: «Abbiamo rilevato che i movimenti della parte superiore del corpo, le spalle in particolare, sono correlati a personalità aggressive», mi ha spiegato lo stesso Satchell. «Il movimento del bacino è invece più tipico nelle personalità socievoli».

Sbandi a sinistra? Sei ansioso

Non stupisce quindi che anche i vissuti psichici possano influenzare la camminata. Ad esempio l’ansia: una ricerca pubblicata quest’anno dalla rivista Cognition e condotta da Mario Weick della School of Psychology presso l’Università del Kent (Regno Unito) ha mostrato che le persone ansiose e inibite tendono a “sbandare” verso sinistra. Il motivo? Hanno un’iperattività dell’emisfero destro del cervello, quello che controlla la parte sinistra del corpo. Per dimostrarlo Weick ha bendato una serie di soggetti definiti inibiti o ansiosi per mezzo di test psicodiagnostici, quindi ne ha monitorato l’andatura: questi individui, senza il riferimento della vista, camminando tendevano immancabilmente ad andare verso sinistra. Lo studio dimostra quindi che il cervello e le nostre emozioni agiscono concretamente sui movimenti del corpo.

Corpo e mente si parlano

In realtà il meccanismo non è ancora completamente spiegabile: «Il nostro studio», mi ha detto Satchell, «è il primo tentativo di dimostrare questa dinamica, e speriamo che possa incoraggiare ulteriori ricerche». In ogni caso le ipotesi sono due: o è la psiche che influenza la camminata o è la camminata che ci spinge a modificare il nostro modo di pensare e di essere. Certamente un punto di contatto tra emozioni e movimenti corporei c’è: «È la corteccia prefrontale», ha commentato Marco Pacori, psicoterapeuta e autore di I segreti del linguaggio del corpo (Sperling & Kupfer). «Qui ha sede l’organizzazione del movimento così come quella delle emozioni». Per questo le emozioni possono attivare, inibire o alterare i movimenti del nostro corpo.

L’articolo completo su Airone, dicembre 2016. Altre domande e risposte su I 500 perché. Domande e risposte per tutta la famiglia (Cairo). In libreria.

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