Innamoramento, una bufala

amoreTrovare l’altra metà della mela, la persona giusta, lui o lei è la persona che fa per me… Tante parole per raccontarsi che l’amore è una cosa unica, motivata dall’incontro di due anime. Tutte palle, è bene che lo sappiate. Primo punto: l’innamoramento è soltanto uno stratagemma evolutivo per favorire la riproduzione e la sopravvivenza della specie. Ovvio, ma ce lo ricorda Helen Fisher, ricercatrice alla Rutgers University (Usa), che da anni studia le coppie innamorate: «La capacità di amare una sola persona per volta è vantaggiosa per l’evoluzione perché chi concentra la sua attenzione su qualcuno risparmia tempo ed energia e aumenta le possibilità di riprodursi riducendo i tempi di ricerca di nuovi partner».

Il partner ideale? Uno vale l’altro

Ora a disilludere scrittori di romanzi d’amore e autori di frasi per cioccolatini ci si mette anche uno psicologo italiano, Ivo Papadopoulos. Lo studioso, nel suo recente I meccanismi di innamoramento (Terre Sommerse), identifica le dinamiche che ci spingono a perdere la testa (o a convincerci di averla persa) e a scegliere il partner. Dallo studio emerge che le ragioni che ci portano a vedere in lui o in lei l’amore con la “A” maiuscola sono tutt’altro che ideali e spesso non hanno nemmeno a che vedere con la persona in sé. Secondo Papadopoulos infatti solo in un caso ci innamoriamo delle caratteristiche, specifiche e uniche, dell’altro: è quello che lo studioso chiama “meccanismo della mosca bianca” («Statisticamente riguarda solo una minoranza di noi», spiega) e che ci spinge a innamorarci di persone positive, accettanti, sensibili, altruiste e corrette. Negli altri sedici casi individuati, invece, ci innamoriamo della modalità e non della persona in sé. Ad esempio il “meccanismo del Principe Azzurro” è quello che ci porta a trascorrere la nostra vita da single aspettandoci che prima o poi arriverà una persona capace di salvarci da qualcosa: dalla solitudine, da una famiglia oppressiva, da ristrettezze economiche. «Così quando qualcuno effettivamente entra nella nostra vita e ce la trasforma, noi ce ne innamoriamo. Ma a ben guardare ci siamo innamorati della persona o solo della circostanza che abbiamo sognato a lungo?».

Scegliamo il “meno peggio”

Insomma, in sedici casi su diciassette una persona vale l’altra. Specie in uno, l’ultimo elencato da Papadopoulos: quello in cui più che innamorarci, ci accontentiamo. «Ci casca chi si innamora della persona che lo ha scelto come partner anche se non rientra nel suo ideale. Chi sceglie questo meccanismo pensa infatti di non poter aspirare a qualcosa di più e che se non coglie questa occasione rimarrà solo a vita». Triste? Forse, eppure succede sempre più spesso a giudicare dal numero crescente di relazioni senza emozioni: una recente ricerca condotta dal portale di incontri extraconiugali Gleeden indica come principale motivazione al tradimento, per il 26 per cento degli uomini iscritti, non il sesso ma il desiderio di riscoprire (o scoprire) un sentimento e un romanticismo dimenticati. O addirittura mai vissuti in tutta la vita.