Il senso di giustizia non è solo un affare da adulti. Secondo uno studio pubblicato da Psychological Science, infatti, anche i bambini possono essere infastiditi dai comportamenti iniqui. Sin dai primi mesi di vita: «Ci siamo resi conto», spiega Stephanie Sloane, tra gli autori della ricerca condotta dall’università dell’Illinois (Usa), «che i bambini tra i 19 e i 21 mesi che abbiamo esaminato mostravano grandi aspettative di giustizia in diverse situazioni». Tra quelle in cui i piccoli sono stati coinvolti ce n’era una molto esplicativa: a 48 bambini era stata proposta la visione di uno spettacolino in cui due pupazzi si muovevano su un palco sul quale, a un certo punto, compariva un esaminatore che, davanti a metà dei piccoli, dava un regalo a ciascun pupazzo mentre davanti all’altra metà dava entrambi i regali allo stesso peluche. Monitorando la durata degli sguardi dei piccoli è stato possibile dimostrare come le scene “ingiuste” fossero quelle che attiravano la maggiore attenzione. «Crediamo che i bambini nascano con un senso di giustizia innato», ha spiegato Sloane, «anche se le forme che questo sentimento prende dipendono dai contesti culturali». È dello stesso avviso Alessio Gamba, dirigente dell’Unità operativa di psicologia dell’età evolutiva dell’ospedale San Gerardo di Monza: «Negli ultimi anni emerge sempre di più l’idea di un bambino meno isolato dal mondo e con una sua componente morale, una sensibilità innata che viene poi a essere modificata dallo stile genitoriale». Famiglia e società esercitano infatti un influsso che incide in modo determinante sulla moralità che ci caratterizza da adulti.