Benvenuti nell’era blu

Cosa ci spinge a scegliere un pacchetto di biscotti piuttosto che un altro? Raramente gli ingredienti. È piuttosto il colore della confezione a guidarci: secondo l’indagine degli esperti della rassegna internazionale Color Expo di Seoul (Corea), il 92,6 per cento dei soggetti intervistati considera la vista il senso più importante nella scelta di un prodotto da supermercato. Di questi, quasi l’85 per cento ha ritenuto il colore l’elemento determinante. Dati confermati dagli esperti di marketing: secondo l’Institute for color research, centro americano di ricerca e sviluppo di soluzioni cromatiche per il marketing, il colore è decisivo negli acquisti d’impulso (in cui la scelta non richiede più di 90 secondi) per una percentuale di casi tra il 60 e il 90 per cento.

Non è un caso che di colore si parli sempre di più. Color designer, color marketing specialist ma anche cromoterapeuti: sono alcune delle nuove professioni del colore, elemento sempre più centrale nella nostra cultura. Del resto anche le nostre preferenze cromatiche sono culturali, oltre che soggettive. Secondo i sociologi quelli che stiamo attraversando sono anni blu: negli ultimi cinquant’anni, infatti, le ricerche di mercato hanno confermato che è questo il colore preferito per oltre il 50 per cento di europei, americani, canadesi e australiani. E questo blog si è da subito adeguato. Seguono verde (21 per cento), bianco (10) e rosso (9). Ogni epoca tende infatti ad avere il suo colore dominante: bianco e rosso per l’Antica Roma, giallo e oro per il Medioevo, verde per il Rinascimento, nero per il Seicento, bianco per il Settecento neoclassico. Preferenze non casuali: ogni colore ha infatti precisi significati e il prevalere di uno nei prodotti che ogni cultura genera (arte, mass media, internet e prodotti di consumo) evidenzia il predominio di un certo valore.

Il “nostro” blu, secondo gli psicologi preferito da chi cerca stabilità e calma, è dunque perfetto per un’epoca come la nostra. Basta navigare in rete per trovare conferma: un’indagine condotta dal portale Colourlovers.com conferma che è il blu a dominare il web 2.0, quello dei social network. Facebook, LinkedIn, Twitter ma anche portali e servizi online come Skype, WordPress, Aol, PayPal, RealPlayer e leader della tecnologia come Hp e Dell sono caratterizzati da loghi e portali in cui a dominare è proprio questa tinta che inviterebbe alla fiducia. Anche se non è da escludere una ragione più semplice: l’imitazione. La scelta di questo colore per l’antesignana delle reti sociali, Facebook (la cui grafica è blu sin dal suo debutto, nel 2004), pare sia legata al fatto che questo è l’unico colore chiaramente distinguibile dal suo fondatore, il daltonico Mark Zuckerberg. Da Twitter in poi, gli altri social si sarebbero quindi adeguati.

L’articolo completo su Airone, giugno 2012

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