Qual è la prima cosa che dite quando descrivete una persona? Probabilmente che è bionda o mora. Non c’è dubbio infatti che i capelli siano tra gli aspetti più qualificanti di una persona:«La capigliatura è certamente il singolo elemento più visibile del corpo, perché lo sovrasta dall’alto della testa – spiega il semiologo Ugo Volli – ed è dunque praticamente visibile in tutte le posizioni che possiamo assumere». I capelli sono una materia prima plasmabile di cui possiamo disporre e, in un certo senso, giocare per veicolare qualcosa di noi. Un po’ come facciamo con i vestiti. Il motivo? «L’estrema visibilità – spiega Giuseppe Hautmann, psicoterapeuta e dermatologo membro dell’Associazione nazionale alopecia areata –. I capelli, poi, sono modificabili di continuo. È per la ragione opposta che nelle caserme e, un tempo, nelle scuole e all’interno degli ordini religiosi si praticava la tonsura dei capelli: era una forma di omologazione». Ogni scelta sulla capigliatura, spiegano i sociologi, assume un preciso significato antropologico. «I capelli – aggiunge Corinna Rigoni, presidente dell’Associazione italiana donne dermatologhe – diventano così un annesso a cui si dedica del tempo. Come quando si va dal parrucchiere, una figura per certi versi simile a quella dello psicanalista: sedute sulla poltrona, mentre si lasciano toccare i capelli, le clienti sono inermi. E infatti si lasciano spesso andare a confessioni». Oggi però, almeno tra gli uomini, sembra che il capello stia perdendo terreno: «La “pelata” va sempre più sostituendosi, quale simbolo di virilità, anticonformismo e personalità, allo zazzerume che ha dominato per più di un trentennio il look maschile, da Mick Jagger a Raz Degan – racconta Patrizia Calefato, sociolinguista all’università di Bari ed esperta di mode, in Moda, corpo, mito. Storia, mitologia e ossessione del corpo vestito (Castelvecchi) –. L’uomo calvo o rasato pare essere in questo momento al top dei desideri femminili». Definitivamente tramontata l’epoca di parrucchini e riporti, oggi la calvizie si affronta con la rasatura completa.
L’articolo completo su Airone, dicembre 2011