La stanchezza nella donna può nascondere cause sottovalutate. Cerchiamo di scoprirle. Occhio ad esempio all’ipotiroidismo: la tiroxina è l’ormone prodotto dalla tiroide e serve a mantenere l’organismo attivo. L’ipotirodismo, uno scarso funzionamento di questa ghiandola, si manifesta quindi con un rallentamento delle funzioni psicofisiche. «Spesso sono i familiari ad accorgersene per primi», fa notare Paolo Cavallari, ordinario di fisiologia umana all’Università degli studi di Milano. Altri sintomi sono torpore, riduzione della memoria, irascibilità, nervosismo, stitichezza, pelle secca e capelli fragili. Occhio alla carenza di ferro: «La stanchezza non ha cause alimentari dirette. Tuttavia alcune carenze posso causare spossatezza, ad esempio la mancanza di ferro o di vitamine del gruppo B», spiega Emanuele Bosi, direttore del dipartimento di medicina interna dell’Irccs San Raffaele di Milano. Una dieta povera di ferro, magnesio, potassio e vitamina B12 può causare una riduzione dei valori di emoglobina nel sangue, con conseguente affaticabilità. Un problema sentito da chi segue diete drastiche (meno di 850 calorie al giorno) e dalle vegetariane: «Le donne e le adolescenti che non mangiano carne e pesce rischiano maggiormente di esaurire le riserve di ferro», fa notare Paolo Cavallari. Occhio al diabete: il diabete si verifica quando l’organismo non secerne abbastanza insulina, prodotta dal pancreas, o quando non è in grado di controllare i livelli di zucchero nel sangue. Il diabete di tipo 2, il più diffuso, è in continua crescita a causa dell’aumento dell’obesità e della sedentarietà. Generalmente durante i primi anni la malattia non dà sintomi. «Il diabete si accompagna a stanchezza quando i valori di glicemia sono molto elevati, cioè oltre 200 mg/dl», spiega Emanuele Bosi. «La stanchezza delle pazienti diabetiche è presente a tutte le ore del giorno. In alcuni casi riferiscono una sensazione simile a quella che si avverte dopo una grandissima fatica». Occhio alla depressione: «L’insonnia e la stanchezza», spiega Paolo Cavallari, «sono sintomi classici della depressione mascherata. La persona depressa manca di energia e si sveglia al mattino già stanca». «La depressione», aggiunge Livio Leo, «è caratterizzata anche da altri sintomi: insonnia o ipersonnia, cioè bisogno di dormire a lungo, agitazione o rallentamento psicomotorio». Per curare la depressione occorre prenderne consapevolezza. Spesso non è necessario ricorrere a farmaci: uno psicoterapeuta può aiutare a individuare ed eliminare le possibili cause. Anche una buona dieta può aiutare: si è visto infatti che la carenza di alcune sostanze può provocare disturbi del comportamento. Tra questi il ferro, il selenio e l’acido folico. In particolare quest’ultimo va integrato nell’alimentazione dei depressi attraverso i legumi, le verdure a foglia verde e il pesce. Occhio ai disturbi del sonno: anche chi dorme più di sette ore per notte (è questo, secondo i medici, il numero di ore minimo per svegliarsi riposati) può non trarre beneficio dal proprio sonno. Il russamento, ad esempio, può rendere difficile il riposo. Così come le apnee notturne possono danneggiare la qualità del sonno. Il consiglio è quello di mangiare cibi facilmente digeribili la sera e di coricarsi a orari regolari. Quando i disturbi diventano invalidanti ci sono i centri di medicina del sonno.
L’articolo completo su Natural Style, settembre 2011